L’impianto

Il Terminale di rigassificazione FSRU Toscana è una delle principali infrastrutture di interesse nazionale per l’importazione del GNL (Gas naturale Liquefatto), al servizio dello sviluppo e dell’autonomia del sistema energetico italiano.

Il Terminale, permanentemente ancorato a circa 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa, trasforma il gas naturale liquefatto (GNL), che riceve da altre metaniere, riportandolo allo stato gassoso.

FSRU Toscana, per mezzo di un sistema di ormeggio, è permanentemente ancorato al fondale marino attraverso un unico punto di rotazione a prua, per consentire all’impianto il movimento intorno alla torretta di ancoraggio, adattandosi alle condizioni meteo marine.

Una volta rigassificato, il gas viene immesso nella Rete Nazionale dei Gasdotti tramite una condotta sottomarina che giunge a terra, realizzata e gestita da Snam, di 36,5 km totali, di cui: 29,5 km in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2 km sulla terraferma.

Il Terminale ha una lunghezza fuori tutto di 306,49 metri, una larghezza di 48 metri e un’altezza di 26,5 metri.

Massima capacità di rigassificazione autorizzata: 5 miliardi di Sm3 all’anno.
Capacità di stoccaggio lorda: 137.100 m3.

Il Terminale, disponendo di un impianto in grado di correggere l’indice di “WOBBE”, è in grado di ricevere diverse tipologie di GNL provenienti dai paesi produttori, correggendone le specifiche secondo quanto richiesto dalla rete nazionale italiana.

L’impianto può ricevere GNL da navi metaniere con una capacità compresa tra 65.000 e 180.000 m3 (classe New Panamax), che rappresentano circa il 90% dell’attuale flotta presente a livello mondiale, ad una portata massima di 12.000 metri cubi all’ora.

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