Ambiente

“… il Terminale FSRU Toscana oltre a svolgere le sue attività con pieno rispetto per l’ambiente è in continua ricerca di migliorie impiantistiche seguendo la filosofia delle BAT…”

Gli aspetti ambientali  legati alle possibili conseguenze sull’ambiente  sia esterno che interno al Terminale  sono stati identificati ed analizzati; inoltre, sono state predisposte le necessarie ed opportune misure di mitigazione atte a rendere minimo l’impatto, come è stato riconosciuto da tutte le Autorità competenti sia durante il procedimento autorizzativo, che durante l’operatività.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il progetto ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni, in particolare: VIA – Valutazione Impatto Ambientale, VAS – Valutazione Ambientale Strategica ed  AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale. Le risultanze dei procedimenti di VIA e AIA hanno evidenziato la possibilità di una reale co-esistenza dell’unità galleggiante con le attività presenti nell’area geografica questione interessata dalla presenza del Terminale.

Nello specifico, con il Decreto AIA OLT ha ottenuto tutte le autorizzazioni all’esercizio del Terminale in relazione ai diversi aspetti ambientali connessi alle attività di rigassificazione, con particolare riferimento alle emissioni in acqua e aria. Con la VIA, invece, sono state messe in atto diverse misure di monitoraggio dell’ambiente marino nell’area che circonda il Terminale, compresa la colonna d’acqua e i sedimenti.

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Parte essenziale dell’AIA  è il Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC), inteso come lo strumento attraverso il quale vengono realizzati i controlli sul Terminale con riferimento ai parametri ambientali, nel rispetto delle frequenze stabilite per i campionamenti e delle modalità di esecuzione dei controlli e delle misure previste.

Infine, per poter tenere sotto controllo i potenziali effetti ambientali del rigassificatore sulle matrici ambientali circostanti, il Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della procedura di VIA, ha prescritto, per tutta la vita operativa del Terminale (20 anni) – compresi l’anno precedente all’installazione e l’anno successivo alla dismissione – l’adozione di un articolato “Piano di Monitoraggio dell’Ambiente Marino circostante. Tale Piano prevede la realizzazione di 4 campagne di monitoraggio all’anno di tipo chimico-fisico, biologico ed eco-tossicologico, aventi ad oggetto: la colonna d’acqua, i sedimenti, l’ambiente biologico, la misura del rumore sottomarino e la morfologia del fondale. Il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno si è aggiudicato l’esecuzione di tale monitoraggio.

Il Terminale FSRU Toscana oltre a svolgere le sue attività con pieno rispetto per l’ambiente è in continua ricerca di migliorie impiantistiche seguendo la filosofia delle BAT (Best Available Technologies), finalizzate alla riduzione ancor più spinta degli impatti che gli inquinanti possono avere sulle varie matrici ambientali coinvolte, seppur attualmente ampiamente contenuti nei limiti prescritti.

In termini di migliorie impiantistiche, a partire dal 2015, sono stati effettuati tre diversi studi. I primi due, relativi alla matrice aria, hanno riguardato la verifica di fattibilità di un sistema atto alla riduzione degli NOx emessi in atmosfera dalle due caldaie e l’utilizzo dell’azoto come gas inerte durante le manutenzioni/ispezioni delle cisterne del GNL al posto della CO2, al fine di ridurre i gas emessi ad effetto serra (in termine di CO2). Il terzo studio si è concentrato sulla modifica dell’impianto di trattamento dei reflui presente a bordo del Terminale in modo tale da eliminare l’utilizzo del cloro nella disinfezione e quindi lo scarico in mare del residuo dello stesso.

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