Più Autonomia e Mercato

Autonomia energetica e sicurezza degli approvvigionamenti

L’autonomia energetica è un fattore strategico fondamentale per la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto dell’economia globale.

La presenza del Terminale di rigassificazione “FSRU Toscana” garantisce maggiore autonomia energetica al sistema Italia:

  • La rigassificazione è un metodo di acquisizione del gas naturale che consente di svincolare l’Italia dall’obbligo di approvvigionamento tramite i gasdotti, attraverso i quali è collegata ad un numero limitato di fornitori.
  • Il GNL può essere acquistato liberamente e direttamente da tutti i paesi produttori, favorendo la competizione e l’indipendenza con vantaggi in termini di contrattazione dei prezzi, e quindi sulla per la competitività del Paese.
  • La rigassificazione rappresenta anche la sicurezza di poter incrementare l’approvvigionamento in modo flessibile, ad esempio per affrontare stagioni particolarmente fredde o in caso di crisi politiche internazionali che provocano interruzioni della fornitura tramite gasdotto.
  • Il solo rigassificatore di OLT Offshore è in grado di fornire 5 miliardi di metri cubi annui, circa il 6,5% del fabbisogno nazionale annuo italiano.
  • A fronte delle misure di emergenza stabilite con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico,  il “Piano di Emergenza” è stato modificato al fine di affrontare eventi sfavorevoli e per garantire la sicurezza del Sistema Italiano del Gas, attraverso l’utilizzo di stoccaggi di gas naturale liquefatto con funzione di Peak Shaving attivabile tramite l’utilizzo di terminali di rigassificazione parzialmente utilizzati. In caso di emergenza, tale servizio consente di immettere, con breve preavviso, gas in rete – precedentemente scaricato e stoccato nei serbatoi del Terminale – per far fronte a esigenze di richiesta di punta del sistema gas per un periodo limitato di tempo.

Il mercato – Il contesto di mercato nel quale ci si trova ad operare

Il mercato del gas è stato teatro di profondi cambiamenti negli ultimi anni.
Si è passati dalla consuetudine di firmare contratti di rigassificazione di lungo periodo alla sottoscrizione di accordi cosiddetti SPOT.

Attualmente, i contratti a lungo termine, che fino a pochi anni fa erano gli unici disponibili sul mercato, non sono più sostenibili dal punto di vista economico-finanziario, tanto che i soggetti che li avevano sottoscritti in passato stanno cercando di rinegoziarli, e vengono gradualmente sostituiti da contratti SPOT, a seguito dell’evoluzione della struttura dei mercati europei. Stiamo assistendo, infatti, alla nascita delle Borse del Gas in vari Paesi.
In particolare, nel Nord Europa, dove questo processo è a uno stadio più avanzato, i prezzi di breve periodo sono stati più profittevoli dei contratti pluriennali anche per la diminuzione dei rischi e degli impegni connessi alla dimensione temporale dei contratti stessi. Il Terminale OLT è stato il primo in Italia a doversi confrontare con questa nuova realtà.

“FSRU Toscana” è in grado di ricevere GNL da tutti i principali produttori a livello mondiale, sia per la capacità di “trattare” differenti qualità di GNL, sia per la possibilità di far ormeggiare circa il 90% delle navi metaniere oggi operanti nel mercato: tali flessibilità consentiranno all’utente del Terminale di cogliere le opportunità di mercato che interesseranno l’area del Mediterraneo nei prossimi anni.

Con riferimento alla mutata condizione del mercato del gas e alla crescente tendenza delle navi ad effettuare scarichi parziali, nonché alla necessità di garantire al Terminale il maggior livello di flessibilità possibile, OLT ha richiesto e ottenuto le necessarie autorizzazioni per l’utilizzo di navi metaniere di categoria “New Panamax”. Questo consente all’impianto OLT di sfruttare le possibilità offerte da un mercato in costante evoluzione come quello del GNL, a fronte dell’ingresso nel mercato di nuovi operatori che oggi non possono essere collegati all’Italia via gasdotto. Tale opportunità costituisce anche una garanzia di sistema al fine di mitigare i rischi che ormai ripetutamente si rilevano sulle importazioni (dall’Africa per eventi politici e dalla Russia per le note problematiche connesse ai transiti in Ucraina).